FALSI D’ANNUNZIO

CONTINUA LA SERIE: I CASI LEGALI NEL MONDO DELL’ARTE

VIII° CASO. FALSI D’ANNUNZIO

Di Marina Isaia

Altro caso tutto italiano che vi propongo, è quello che ha ad oggetto la contraffazione di documenti ed altri oggetti falsi attribuiti al famoso scrittore-aviatore.

Il Tribunale di Como, con sentenza definita “storica” dal presidente della Fondazione Il Vittoriale, ha condannato a quattro anni di reclusione per contraffazione di opere d’arte due librari di Albavilla, nel Comasco, che hanno venduto almento una trentina di documenti e oggetti falsi, da loro attribuiti a D’Annunzio.

E’ accaduto che tra il 2010 e il 2013 i gestiori di una libreria specializzata in opere antiche, hanno venduto, in negozio ed on line, decine di pezzi attribuiti a Gabriele D’Annunzio.

Appassionati e collezionisti hanno pagato per aggiudicarsi foto con dediche, frasi scritte a mano, fogli di appunti, edizioni autografate e testi, ma la disponibilità di tanto materiale nelle mani dei librai comaschi ha destato qualche sospetto tant’è che un collezionista acquirente si è rivolto agli esperti del Vittoriale per accertarne l’autenticità.

Verificato che trattavasi di un falso, è stata depositata una denuncia che ha dato vita ad un procedimento penale nel quale la Fondazione Il Vittoriale si è costituita parte civile, sfociato nella sentenza di condanna dei due falsari.

Come sapete la contraffazione di opere d’arte è reato e comporta la violazione del Codice dei beni culturali.

Ma la particolarità di questo caso è che ha avuto un risvolto davvero sorprendente e curioso.

I corpi di reato dovrebbero essere distrutti ma questa volta non è andata così.

La Fondazione Il Vittoriale ha chiesto l’autorizzazione alla magistratura, di poter utilizzare detti falsi per allestire una nuova mostra affinché costituisca un monito per scoraggiare i falsari e far capire che c’è chi vigila per evitare truffe ed imbrogli e punire chi li mette in atto.

Il Tribunale di Como ha capito il valore culturale della proposta e, in via del tutto eccezionale, ha rilasciato l’autorizzazione all’utilizzo dei falsi.

 

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