Di Gino Colla
Sono stati pubblicati i numeri dell’arte nel 2017. La mostra in Italia più vista è stata la Biennale di Venezia (615.152), seconda Damien Hirst a Venezia (359.989).
Come mostre nel mondo, la piu’ visitata è stata Documenta 14, a Kassel (891.500).
Musei in Italia, più visitato Galleria Uffizi, Firenze (2.235.355, con piu’ 11,2% di visitatori), ben lontano dai numeri del Louvre (8.100.000, comunque aumentati del 9,5%). Nel mondo si fa vanti la Cina. Infatti il New Museum China di Pechino arriva a 8.062.625, comunque con più 15,1% rispetto al 2016.
La mostra più vista è quella di Philippe Parreno a Londra (2.930.788), di arte contemporanea, seguita da Pompei e i Greci a Pompei (2.722.674).
Dai dati sopra indicati, si conferma, vedendo anche i numeri dei musei italiani, la crescita a due cifre delle presenze. A tal proposito, credo sia stata indovinata la nomina dei direttori a chiamata per i Grandi musei, anche se questo porta minimamente a migliorare i numeri di conto economico, perché spesso le entrate da visitatori sono quasi in linea con gli anni precedenti, viste le numerose presenze gratuite o scolaresche. Inoltre i costi sono enormi, dato il personale che è inamovibile e scarsamente efficiente.
In linea, anzi in controtendenza, come mostre sono piu’ viste quelle di arte contemporanea che quelle di arte antica, ma si sa, le mostre (tranne alcune eccezioni, tipo l’attuale mostra sul Durer a Palazzo reale o quella appena finita su Caravaggio sempre a Milano) sono spesso poco visitate in Italia, tranne a Firenze per il gran numero di turisti.
Importante è una volta di piu’ la Biennale dell’arte di Venezia, che ha sempre avuto un effetto trainante sull’arte in Italia. A tal proposito, a maggio aprirà una mostra delle opere di Peggy Guggenheim che vennero presentate alla Biennale del 1948 a Venezia nel Padiglione Greco, vuoto a causa della guerra civile, e che hanno scosso l’intera Europa, vista la novità dell’espressionismo astratto e action painting americano.
Si conferma la crescita della Cina, che nel mercato dell’arte (recente la Arte Fiera Basel a Shangai), occupa il secondo posto, dopo gli usa, per numero di investitori. Anche i musei crescono di importanza, ovviamente per l’arte contemporanea.
I numeri, che per quanto riguarda l’Italia, sono piuttosto confortanti, non devono far dimenticare quanto c’è da fare in tema di conservazione dei beni e maggior fruibilità dei musei nel nostro paese. Non ultimo problema l’enorme numero di musei che abbiamo, spesso vuoti di presenze (il numero in Italia per abitanti è doppio rispetto agli Usa). Anche qui il motto della Bauhaus, Less is more è particolarmente adatto.