Di Chiara Filipponi
Foto di Lorenzo Zoppolato
“Non sono più sicuro, una volta lo ero, che si possa migliorare il mondo con una fotografia. Rimango convinto, però, del fatto che le cattive fotografie lo peggiorano”
Ferdinando Scianna
Ferdinando Scianna è uno tra i più grandi maestri della fotografia, anche se lui non ama definirsi tale. Ha iniziato ad appassionarsi a questo linguaggio negli anni Sessanta, raccontando per immagini la cultura e le tradizioni della sua regione d’origine, la Sicilia. Il suo lungo percorso artistico si snoda attraverso varie tematiche – l’attualità, la guerra, il viaggio, la religiosità popolare – tutte legate da un unico filo conduttore: la costante ricerca di una forma nel caos della vita. In oltre 50 anni di racconti non mancano di certo le suggestioni: da Bagheria alle Ande boliviane, dalle feste religiose – esordio della sua carriera – all’esperienza nel mondo della moda, iniziata con Dolce & Gabbana e Marpessa. Poi i reportage (fa parte dell’agenzia foto giornalistica Magnum), i paesaggi, le sue ossessioni tematiche come gli specchi, gli animali, le cose, le luci e le ombre e infine i ritratti dei suoi grandi amici, maestri del mondo dell’arte e della cultura come Leonardo Sciascia, Henri Cartier-Bresson, Jorge Louis Borges, solo per citarne alcuni.
Tutti questi temi sono stati riassunti nella mostra “Viaggio, Racconto, Memoria” visitabile fino al 6 gennaio 2019 a Forlì al Musei San Domenico e documentata attraverso il catalogo “Cose”, presentato durante una serata ospitata al Teatro Gustavo Modena di Palmanova e organizzata dal Circolo Fotografico Palmarino in occasione del Palmanova Photo Show 2018 che si è svolto dal 2 al 3 novembre scorsi. Questo festival ha visto l’alternarsi di diversi appuntamenti tra cui la mostra “Palmanova tra storia e memoria”, l’incontro a cura di Massimo Tommasini “Stanley Kubrick fotografo” e si è concluso con l’incontro con l’illustre fotografo Ferdinando Scianna intervistato da Tullio Fragiacomo, che si occupa di cultura dell’immagine e teoria del linguaggio ed è lettore portfolio accreditato FIAF.
IL RAPPORTO TRA PITTURA E FOTOGRAFIA TRA PRESENTE, PASSATO E FUTURO
Numerosi gli argomenti affrontati durante la serata sotto la guida esperta di Tullio Fragiacomo, il quale ha esordito con un’affermazione di Scianna che dice “le fotografie accadono”. Queste ultime infatti avvengono in un istante, non come quando si realizza un disegno che è possibile ripensare infinite volte fino ad ottenere ciò che si vuole rappresentare. La fotografia è questione di un secondo, secondo durante il quale il fotografo sceglie di scattare e immortalare per sempre un determinato momento. È quella scelta a fare la differenza, l’attimo in cui si scatta è pura responsabilità del fotografo.
Secondo Scianna è poi fondamentale il rapporto tra immagine fotografica e realtà fisica. Questo perché la fotografia non può prescindere dalla realtà in quanto per realizzare degli scatti c’è sempre bisogno di un soggetto, sia esso umano o oggettuale. La pittura, al contrario, può basarsi semplicemente sulla fantasia dell’artista, senza fare appello ad oggetti fisicamente presenti. Ciò rende la fotografia un mezzo “limitato” in grado di dedicarsi solo al presente, che negli scatti di oggi diventa il passato di domani.
Difficile riassumere in poche righe questa serata con Scianna, un uomo intenso, singolare, straordinariamente modesto e soprattutto spiccatamente simpatico. Molti altri gli argomenti toccati nel corso della serata, come la Sicilia, terra d’origine del maestro che ha pesato su di lui “come pesano le radici su una quercia”, la memoria, intesa come bagaglio personale ma anche come memoria documentale fotografica, gli inizi della sua carriera di fotografo di moda, nata per caso quando Dolce & Gabbana hanno bussato alla sua porta per il loro primo servizio, e le ossessioni di Scianna prima forse come uomo che come fotografo, alla ricerca costante di quella luce nascosta tra le ombre.
La rassegna di Forlì, con circa 200 fotografie in bianco e nero stampate in diversi formati, attraversa l’intera carriera del fotografo siciliano e si sviluppa lungo un articolato percorso narrativo, costruito su diversi capitoli e varie modalità di allestimento. Le sezioni della mostra ripercorrono i principali temi sviluppati in fotografia da Scianna e i suoi “tarli”: LA MEMORIA, Bagheria – La Sicilia – Le feste religiose; IL RACCONTO, Lourdes – I bambini – Kami – Il dolore; OSSESSIONI, Il sonno – Le cose – L’ombra – Bestie – Gli specchi; IL VIAGGIO, America – Deambulazioni – I luoghi; RITRATTI; RITI E MITI, Le cerimonie – Donne – Marpessa.
Un percorso da vedere per conoscere questo grande uomo che è Ferdinando Scianna e che ha fatto la storia della fotografia.
FERDINANDO SCIANNA – Viaggio, racconto, memoria
22 settembre 2018 – 6 gennaio 2019
Forlì, Musei San Domenico
Piazza Guido da Montefeltro
Biglietti
(tutti i biglietti includono l’audioguida della mostra, disponibile in italiano e in inglese)
Open € 13,00
Intero € 12,00
Ridotto €10,00 gruppi di almeno 15 persone