MANIFESTA 12 A PALERMO

Di Gino Colla

Manifesta è una manifestazione biennale che instaura ogni due anni un dialogo tra arte e società in diverse città d’Europa. Quest’anno è stata inaugurata a Palermo, il 16.6, e sarà visitabile sino al 4.11.

La mostra presenta 50 progetti d’artisti, architetti e attivisti in una cornica ispirata dalle teorie del paesaggista Gilles Clement sull’abitare in comunione con la natura e un dipinto del 1875 di Francesco Lojacono ispirato alla natura.

Un altro aspetto interessante, è che la manifestazione viene avviata e finanziata individualmente, per cui, seppur integrata nel progetto del sindaco di Palermo, Orlando, intende riflettere oltre che sui sistemi migratori, sulla capacità di rigenerazione dell’arte in luoghi abbandonati e in trasformazione.

Dall’installazione Hollywood di Cattelan, dove sulla discarica di Palermo si era posizionata la scritta Hollywood in dimensioni identiche a quella di Los Angeles, qui si cerca un messaggio meno narcisista dell’artista e più vicino alla riabilitazione di aree degradate e artisti dimenticati. La Acqua Foundation, creata con collezionisti di Roma e Milano, oltre a finanziare l’opera di Wang all’orto botanico (in vendita così come le altre opere disseminate in città), ha selezionato 15 nuove proposte.

Ricordo, a proposito di recupero urbano, che il nuovo ministro della Cultura messicano, oltre ad essere una donna, punterà molto all’arte per il recupero dei quartieri periferici di Città del Messico al fine di distogliere i ragazzi dal narcotraffico e far nascere proposte artistiche.

L’arte ci salverà? Se, oltre ai privati, il pubblico ci aiuterà, molto si puo’ fare. Certo, in Europa ci sono Fondazioni e attenzioni molto maggiori della nostra alle sinergie tra arte e quartieri urbani. Nel programma dell’attuale governo, nulla si prevede in termini di cultura (a parte lo sviluppo del turismo nei borghi italiani).

Si potrebbe iniziare da poco: fare progetti con Art Bonus, farli conoscere, incentivare le visite ai vari musei italiani con biglietti ridotti e mostre innovative, aprire alle collezioni sepolte nei sotteranei o incentivare i prestiti da privati.

On Art ha idee, e speriamo che ci siano forti sinergie con altre associazioni, specie nel vicino Veneto, molto sensibile all’arte, alla musica e al teatro, anche grazie alla sensibilità di molte aziende (ad esempio Benetton). Con la cultura si puo’ recuperare i giovani e gli anziani che si sentono soli, si possono abbellire le città e i luoghi di lavoro. In una parola, la vita puo’ diventare ancor di piu’ affascinante

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