Di Gianna Ganis
Museum Life Innovation
E’ nata una nuova realtà dove scoprire ciò che eravamo con gli occhi di ciò che saremo:
è M9, il grande Museo multimediale del ‘900 a Mestre
Il 43esimo museo di Venezia, il primo in terraferma e il primo della città metropolitana, realizzato per arricchire e integrare l’offerta culturale cittadina, rivolgendosi ai pubblici più trascurati dall’offerta tradizionale.
Questa operazione museale di valorizzazione del patrimonio culturale del ’900 costituito da materiali cartografici, a stampa, fotografici, audiovisivi e sonori, è strettamente correlata alla rigenerazione urbana di Mestre così da restituire alla pubblica fruizione un’area da tempo inaccessibile, attraverso un segno architettonico e un disegno urbanistico di grande qualità e con la volontà di riqualificare in parte una città la cui identità ha sofferto da sempre sia la vicinanza di Venezia con il suo splendore, sia per uno sviluppo incontrollato e senza idee.
Venendo alle tematiche espositive proposte nel museo l’obiettivo dato è stato ben definito e distribuito nel libero percorso di visita che si snoda attraverso otto sezioni ripartite su 2 piani, ovvero trattare temi trascurati in Italia, ma analizzati con successo all’estero, dedicando l’esposizione permanente M9 alle grandi trasformazioni della storia d’Italia del XX secolo: la demografia, la storia sociale e delle donne, l’industrializzazione, i consumi, l’innovazione scientifica e tecnologica, l’urbanizzazione, le tematiche ambientali, l’educazione e la formazione e riservando la programmazione culturale e il palinsesto espositivo del museo ai grandi temi del XXI secolo: le scienze, le tecnologie, le tematiche ambientali ed energetiche, le industrie creative, i nuovi media e i cambiamenti sociali che plasmeranno il nostro futuro, in una prospettiva di respiro internazionale.
Anche la modalità di fruizione dei contenuti è molto innovativa e coinvolgente con spazi allestiti votati all’interattività, alla multisensorialità e alla multimedialità, grazie ad un uso intelligente delle nuove tecnologie: un museo con pochi oggetti ma molti contenuti, sempre nuovi, rinnovabili per tenere alta l’attenzione di pubblici differenziati.
Naturalmente il museo possiede anche un book shop, una caffetteria, un auditorium tecnologicamente avanzato e uno splendido spazio dedicato ad eventi e a esposizioni temporanee. Come primissima mostra M9 propone alcune fra le più note serie fotografiche del nostro Paese nel ‘900 dal titolo “l’Italia dei Fotografi.24 storie d’autore” dal 22 dicembre al 16 giugno.
Inoltre dal punto di vista delle attività, M9 curerà la didattica e il rapporto con le scuole, avvierà molteplici relazioni con gli attori e le istituzioni territoriali, il mondo imprenditoriale e dell’università, come nel mandato di ogni moderna realtà museale.
Nel complesso il progetto M9 partito circa 10 anni fa, sta realizzando di fatto un distretto culturale innovativo, connesso e sostenibile dove, a un’area commerciale ricavata dal restauro di un monastero è stato affiancato un nuovo magnifico edificio, nel quale ospitare un’esperienza unica e immersiva nella vita, nei costumi, nella società di quel secolo che più d’ogni altro ha segnato il passaggio verso il futuro.